Scholarship Programme: Agostini è il pilota junior selezionato

Il 21enne padovano è stato proclamato il rookie tricolore della Carrera Cup Italia dopo il fine settimana di gara a Vallelunga. Mattia Drudi ambisce ad uno dei due posti da wild card che Porsche AG ha messo a disposizione per lo shoot-out.

Riccardo Agostini, padovano di 21 anni, è il pilota della Carrera Cup Italia selezionato dal gruppo di valutazione dello Scholarship Programme di Porsche Italia per partecipare allo shoot-out di Porsche Motorsport che si svolgerà nelle prossime settimane su un tracciato europeo tenuto ancora segreto. Sette giovani talenti Under 26 in rappresentanza delle serie nazionali monomarca nel mondo dedicate alla 911 GT3 Cup si sfideranno non solo in pista, in un intensa due giorni di valutazione psico-fisica e attitudinale. La proclamazione è avvenuta nell’Hospitality Porsche dopo la disputa di Round 9 a Vallelunga. Il pilota veneto dell’Antonelli Motorsport – Centro Porsche Padova potrebbe essere seguito anche da Mattia Drudi, 17 enne riminese che ha vinto Gara 2 a Vallelunga risultando il più giovane della storia della Carrera Cup Italia e che è stato proposto come wild card per uno dei due posti che sono stati lasciati ancora liberi nella Finale Internazionale.
‟Sono molto soddisfatto – ha ammesso Riccardo Agostini – quello di essere il rookie scelto da Porsche Italia era l’obiettivo che mi ha spinto a puntare quest’anno sulla Carrera Cup Italia, oltre all’ambizione di voler vincere il Campionato. L’opportunità di andare al confronto internazionale è molto importante non solo perché può aprire uno sbocco nella Mobil 1 Supercup, ma anche perché garantisce una grande visibilità nel mondo Porsche che sto imparando ad apprezzare. Spero di rappresentare l’Italia nel migliore dei modi per ripagare tutti gli sforzi che sono stati fatti a supporto dello Scholarship Programme”.
Cosa hai avuto modo di imparare con lo Scholarship Programme?
‟I quattro assessment che si sono svolti al di fuori delle gare sono stati degli approfondimenti utili per affinare molte caratteristiche che devono essere ben chiare in un pilota che vuole diventare professionista e che non aveva alcuna conoscenza con le corse GT. Ho apprezzato molto gli esercizi yoga grazie ai quali è possibile controllare la tensione prima della gara e più in generale quale deve essere il coretto comportamento con i media nelle più svariate situazioni”. Matteo Cairoli l’anno scorso si è meritato il bonus di 200 mila Euro di supporto per partecipare alla Mobil 1 Supercup: ‟Darò il massimo per non deludere chi sta credendo in me…”.

Nello Scholarschip Programme quest’anno sono stati seguiti otto piloti, con una nutrita partecipazione internazionale, segno che la Carrera Cup Italia è considerata una delle ‟scuole” più formative: oltre a Riccardo Agostini e Mattia Drudi, hanno fatto parte del team di rookie anche Stefano Colombo, Andrea Fontana, il finlandese Aku Pellinen, il francese Côme Ledogar, il giapponese Takashi Kasai e il cinese Da Sheng Zhang.

Mattia Drudi dopo aver regalato alla Dinamic Motorsport – Centro Porsche Bologna il primo successo non si aspettava la nomination per un posto da wild card: ‟Sono felicissimo perché fra i primi a congratularsi è stato proprio Cairoli al quale ho tolto il primato di pilota vincente più giovane. Matteo su Facebook ha scritto: ‟Da te lo accetto con piacere”. Devo dire che è stato molto carino nei miei confronti e lo apprezzo molto”. Ti aspettavi di poter forse giocare questa chance al primo anno? ‟Sinceramente no, perché non avevo alcuna esperienza di corse a ruote coperte e sapevo che il livello degli avversari era molto elevato, ma ho trovato un ambiente molto favorevole dove imparare è stato coinvolgente”. Con quale spirito andresti allo shoot-out? ‟Con l’orgoglio di essere valutato dagli specialisti di Porsche Motorsport, ma anche con la consapevolezza che avrò tempo di tornarci nei prossimi anni, dopo aver maturato altra esperienza in Carrera Cup Italia. Per me non sarebbe un esame, ma un’opportunità…”.

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