Il Team Porsche ha ottenuto la sua prima vittoria con la Porsche 919 Hybrid nella gara finale del FIA World Endurance Championship 2014 a San Paolo, con il trio di piloti composto da Romain Dumas (Francia), Neel Jani (Svizzera) e Marc Lieb (Germania). Proprio mentre si aggiudicava il più grande successo nella stagione d’esordio, il team subiva lo shock peggiore con il gravissimo incidente di Mark Webber a bordo della vettura gemella, a meno di mezz’ora dal termine della gara di sei ore. L’Australiano, che condivide il prototipo Le Mans con Timo Bernhard (Germania) e Brendon Hartley (Nuova Zelanda), ha urtato violentemente contro la barriera dell’ultima curva veloce del giro. Era in sesta posizione. Le prime informazioni pervenute alla squadra dal centro medico del circuito riferivano che non era ferito gravemente. Ma è stato trasferito all’ospedale di San Paolo per ulteriori accertamenti. La gara si è conclusa dietro alla safety car, con Neel Jani al volante della vettura vincente.

La gara della vettura n° 14:
Lieb parte secondo, ma cede un posto alla Toyota nel primo giro. Dopo tentativi mozzafiato per riguadagnare la posizione, al 37° giro, ancora in terza posizione, passa l'auto a Jani. Lo Svizzero continua l’attacco alla Toyota scambiandosi le posizioni, ma la vettura è ancora terza quando Jani la consegna a Dumas dopo 76 giri. Dumas ha la meglio quando la Toyota entra in contatto con un'altra vettura all’88° giro. Lieb torna ancora dietro al volante e passa alla guida della gara dopo 119 giri, quando l'auto gemella accusa alcuni problemi. Dopo 144 giri arriva la sosta al box per restituire l’auto a Dumas. Dopo 183 giri, Jani riconsegna la vettura al secondo posto. Al suo ultimo pit stop, dopo 222 giri, resta in vettura e si prende il rischio di non cambiare le gomme per risparmiare tempo. Il rischio viene ripagato.

La gara della vettura n° 20:
Bernhard parte in pole position e, con 12 secondi di vantaggio, passa la vettura a Webber dopo 38 giri. Webber rimane in testa nonostante qualche difficoltà con il traffico, consegnando il testimone a Hartley alla fine del giro 79. Per il Kiwi e la vettura n° 20 il sogno di vincere la gara finisce presto, quando un problema non identificato fa perdere un po' di potenza al motore. Dopo 119 giri, Hartley passa a Bernhard, che continua in terza posizione. Durante un FCY (Full Course Yellow), dopo 153 giri, Hartley torna al volante. Dopo 193 giri, Webber passa alla guida con la vettura che, nel frattempo, è scesa in sesta posizione. Fa il suo ultimo pit stop dopo 227 giri e subisce un grave incidente nell’ultima curva veloce del circuito durante il 239° giro, a meno di mezz’ora dal termine.

Commenti dopo gara:

Fritz Enzinger, Vice Presidente LMP1: ‟La notizia più importante di oggi è che, nonostante le circostanze, Mark Webber è in buone condizioni, secondo le prime informazioni ricevute dai medici. Non riesco a credere che siamo davvero riusciti a vincere la prima gara nella nostra prima stagione WEC, soprattutto considerando che la nostra gioia è oscurata dall'incidente di Mark. In questo fine settimana siamo stati più veloci in ogni sessione e abbiamo messo entrambe le vetture in prima fila. La gara è stata eccitante fino all’ultimo giro. Dopo tre anni difficili abbiamo ottenuto questa vittoria con una grande squadra, nella nostra stagione d’esordio. Mi congratulo col team, sono molto orgoglioso di loro.”

Andreas Seidl, Team Principal: ‟Secondo le nostre informazioni, dopo questo grave incidente, Mark sembra stare bene. Questo fine settimana tutti i piloti, meccanici e ingegneri hanno completato l’ultima fase in programma per quest’anno: vincere una gara per merito nostro. Siamo riusciti a dimostrare ciò che abbiamo imparato nella nostra stagione d’esordio. In termini di gestione delle gomme, pit stop o altri aspetti operativi, la nostra squadra ha dato il meglio in ogni frangente. Ringrazio molto tutti coloro che hanno contribuito, qui in pista come a casa, a Weissach. La nostra Mission 2014 è terminata, e adesso non vediamo l'ora che arrivi la prossima stagione."

Piloti della Porsche 919 Hybrid n° 14
Romain Dumas (36, Francia): ‟E’ stato fantastico vincere questa gara per Porsche ma, ovviamente, è stato molto più importante sapere che Mark sta bene. La mia prima parte di lavoro odierna si è conclusa in anticipo a causa di una foratura alla ruota posteriore destra. Non so quale sia stata la causa, forse dei detriti. Più tardi, al mio rientro in gara, ho trovato una situazione migliore. Il livello di grip della pista era migliorato e abbiamo modificato la pressione delle gomme posteriori. L’auto andava veramente bene.

Neel Jani (30, Svizzera): ‟Questa è stata una gara difficile, ogni giro in modalità qualifica e dure battaglie con la Toyota n° 8. Quello che è successo alla fine è piuttosto incredibile. Assieme a Romain e Marc abbiamo ottenuto la prima pole position per la 919 Hybrid e ora la prima vittoria. Per me è stata una stagione da sogno. Il prossimo sogno sarebbe quello di vincere il Campionato Mondiale e conquistare Le Mans. Spero che sia ciò che il futuro ci riserverà. Ora siamo anche terzi nella classifica piloti, chi lo avrebbe mai creduto?

Marc Lieb (34, Germania): ‟Che giornata per la nostra squadra! Il primo giro ho ceduto una posizione alla Toyota che mi ha sorpreso con un’accelerazione in una curva, che non mi aspettavo. Poi è stato impossibile superarla, anche se avevo l’auto più veloce. Ho provato di tutto ma chiudeva ovunque. Nel mio secondo turno in vettura, il problema più grande era il pick-up delle gomme nel traffico non appena dovevo lasciare la traiettoria. Era come guidare sul ghiaccio.”

Piloti della Porsche 919 Hybrid n° 20
Timo Bernhard (33, Germania): ‟Ho avuto un primo turno molto agevolato, in testa alla gara dalla partenza fino al nostro primo pit stop. Ho passato la macchina a Mark Webber con 12 secondi di vantaggio. Gestire il traffico è stato davvero difficile, specialmente verso la fine del mio turno, quando ho avuto un po' di sfortuna con vetture più lente. Tra l'altro, il caldo era molto intenso. Il mio secondo turno di gara non è stato altrettanto soddisfacente, perché da quel momento la nostra auto non erogava più tutta la sua potenza. Comunque, ciò non ha più importanza. Quello che conta, è che Mark stia bene.”

Brendon Hartley (25, Nuova Zelanda): ‟E’ stato emozionante come sulle montagne russe, con la notizia più importante che Mark stava bene. L’inizio del mio primo turno è stato fantastico, quando ero in testa alla gara. Timo e Mark hanno fatto un grande lavoro portando la vettura dov’era e che rispondeva perfettamente. Poi, dopo circa dieci giri del mio turno, sfortunatamente abbiamo perso un po' di potenza. Non siamo riusciti a difendere la nostra posizione e abbiamo perso posizioni. Ma almeno abbiamo potuto finire la gara ed è stato bello correre su questa pista. Ma tutto è passato in secondo piano dopo l’incidente di Mark.”

Risultati di gara della 6 Ore di San Paolo (Brasile):
1. Dumas/Jani/Lieb (F/CH/D), Porsche 919 Hybrid, 249 giri
2. Davidson/Buemi (GB/CH), Toyota TS040 Hybrid, – 0,170 s
3. Di Grassi/Duval/Kristensen (BRA/F/DK), Audi R18 e-tron quattro, – 1 giro
4. Wurz/Sarrazin/Conway (A/F/GB), Toyota TS040 Hybrid, – 1 giro
5. Fässler/Lotterer/Tréluyer (CH/D/F), Audi R18 e-tron quattro, – 1 giro

FIA World Endurance Champonship (WEC) dopo l’ultima delle 8 gare
Classifica piloti:
1. Davidson/Buemi (GB/CH), Toyota, 166 (Campioni del mondo)
2. Lotterer/Tréluyer/Fässler (D/F/CH), Audi, 127
3. Dumas/Jani/Lieb (F/CH/D), Porsche, 117
4. Di Grassi/Kristensen (BRA/DK), Audi, 117
5. Wurz/Sarrazin (A/F), Toyota, 116
6. Lapierre (F), Toyota, 96
7. Duval (F), Audi, 81
8. Nakajima (J), Toyota, 71
9. Bernhard/Hartley/Webber (D/NZ/AUS), Porsche, 64,5

Classifica costruttori:
1. Toyota, 289 (Campione del mondo)
2. Audi, 244
3. Porsche, 193

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