Mini Monaco

La storica «Speicherstadt» – la città dei magazzini – di Amburgo è patrimonio culturale mondiale, nonché sede dell’universo di modellismo più grande al mondo. Un paese delle meraviglie in miniatura. Non solo per i bambini. Soprattutto quando la Porsche 99X Electric, fedelissima all’originale, è pronta a sfrecciare sul circuito di Monaco.

   

Velocità massima di 85 centimetri al secondo per la Porsche 99X Electric.

Esattamente come l’originale:

Esattamente come l’originale:

la curva Louis Chiron deve il suo nome a un pilota monegasco di Formula 1 degli anni Cinquanta.

È qui che la Porsche 99X Electric raggiunge la sua massima velocità», sostiene Gerrit Braun. Allungando il braccio sulla darsena di Monaco, indica il lungo rettilineo tra le palazzine, sui balconi delle quali si accalcano gli spettatori. «Poi rallenta per imboccare la curva a sinistra, verso il casinò.» Un punto ideale per effettuare un sorpasso. Soprattutto perché il pubblico ha una visuale perfetta su ciò che accade in gara. Gerrit Braun e il suo team del Miniatur Wunderland di Amburgo hanno rimpicciolito Monaco. Come ogni altra cosa, anche il principato della Costa Azzurra è stato riprodotto in scala 1:87. Le auto da corsa sono lunghe appena sei centimetri. Nel mondo a grandezza naturale la loro velocità massima di 85 centimetri al secondo corrisponde a poco meno di 270 km/h. Una rappresentazione più realistica è pressoché impossibile. Ma è anche ciò che rende il tutto così complesso.

«Stiamo lavorando al progetto del motorsport dal 2015; è la sfida più grande che abbiamo mai affrontato», spiega Braun. Vent’anni fa, insieme al gemello Frederik, Gerrit, oggi 53enne, fonda il Miniatur Wunderland nella Speicherstadt di Amburgo. La superficie espositiva com­plessiva è di 10.000 metri quadrati e, con circa 1,4 milioni di visitatori all’anno, è tra le attrazioni più amate della Germania. 9.250 auto, 269.000 figure, 15.715 metri di binari, 1.040 treni con oltre 10.000 vagoni, 4.340 edifici, 130.000 alberi. Ci sono città, villaggi, montagne, un aeroporto, l’aurora boreale artificiale e un luna-park. Impiegando circa un milione di ore di lavoro, oltre 300 dipendenti hanno creato un microcosmo visitabile, nel quale treni, battelli e aerei sono in costante movimento. Tra i modellini di auto in scala 1:87 ci sono tante Porsche, da poco persino la vettura di Formula E di Weissach. Porsche Motorsport ha fornito i dati CAD per la Porsche 99X Electric. 

Nella nuova sezione dedicata alla Francia meridionale, che dovrebbe essere inaugurata ufficialmente nella prima metà del 2022, si situa anche il leggendario circuito del Grand Premio di Monaco. «Qui si alterneranno gare di Formula 1 e Formula E», racconta l’impresario Braun. «Tutto fedelissimo all’originale, con giro di parata, safety car, griglia di partenza. E poi... via!»

Un’ambientazione così realistica non è mai stata costruita prima. È stato necessario reinventare tutto. Sul computer di Braun è nato il software che consente di pilotare venti auto da corsa. Il sistema reagisce entro 50 millisecondi alle manovre degli altri piloti. In tal modo, ogni gara è diversa dall’altra. Con vere lotte per la posizione, manovre di sorpasso e, di tanto in tanto, anche qualche scontro. «Ovviamente cerchiamo di evitarli il più possibile, altrimenti deve uscire la safety car e un paio di persone restano occupate per un bel po’», spiega Braun.

Al computer si stanno già svolgendo le simulazioni di gara. Ma Braun deve ancora insegnare alle vetture a mollare il pedale del gas al momento giusto. «Il software vuole stare sempre davanti, ma nelle gare bisogna anche saper aspettare. Programmare una cosa del genere è complesso.» Le piccole auto elettriche vengono azionate da campi magnetici. La pista lunga 21 metri che attraversa una Monaco lillipuziana è composta da 24 parti speciali, con un totale di 1.400 sezioni provviste di campi magnetici. Ogni sezione viene comandata separatamente, generando il proprio campo magnetico individuale.

Mentre il software è ancora in fase di perfezionamento, le auto sono già pronte a mordere l’asfalto. Sono state create con la stampante 3D degli esperti di modellismo, con fogli di plastica spessi solo 0,03 millimetri. I telai sono stati verniciati più volte e rispecchiano i loro pendant adulti nei minimi dettagli, sino ai più piccoli adesivi degli sponsor. Nel sottoscocca si nasconde un cosiddetto Array Halbach, una piastrina romboidale che interagisce coi campi magnetici della pista.

Ultima curva:

Ultima curva:

porta il nome di Antony Noghès, fondatore del Gran Premio di Monaco.
Proporzioni:

Proporzioni:

quando persone in carne e ossa entrano nel mondo in miniatura da aperture pensate per la manutenzione, le dimensioni si fanno evidenti.
«Stiamo lavorando al progetto del motorsport dal 2015; è la sfida più grande che abbiamo mai affrontato». Gerrit Braun
«Possiamo riprodurre gli oggetti, ma non il tempo.»

Se tutto fila liscio, le corse automobilistiche in miniatura saranno la prossima pietra miliare in materia di modellismo gettata dagli amburghesi a livello mondiale. «Il coronamento di ogni sforzo», dice Braun. «Persino più impegnativo della messa in funzione dell’aeroporto nel 2011, con aerei che decollano e atterrano realmente.» La passione dei re delle miniature e l’immensa portata del progetto giustificano il lungo lavoro degli esperti, che da sei anni si stanno ingegnando per realizzare l’ambiziosa idea di un vero circuito di gara. Secondo Braun, il problema insolubile di una miniaturizzazione è che «possiamo riprodurre gli oggetti, ma non il tempo.»

Il mondo in miniatura:

Il mondo in miniatura:

gli esperti di modellismo hanno rimpicciolito con estrema cura anche Las Vegas.
Attrazione turistica:

Attrazione turistica:

il mondo in miniatura di Amburgo è tra le mete tedesche più amate dai visitatori stranieri.

SideKICK: promozione della cultura

Nelle immediate vicinanze della storica Speicherstadt e del Miniatur Wunderland si trova una delle sale per concerti più spettacolari del mondo: la Filarmonica dell’Elba. Da poco, Porsche è sponsor del nuovo simbolo di Amburgo. La casa automobilistica sostiene già da molti anni istituti e manifestazioni culturali, tra cui il Balletto di Stoccarda, rinomato su scala internazionale, e l’Orchestra del Gewand­haus di Lipsia. 

Sven Freese
Sven Freese