Al passo con i tempi
Porsche Svizzera – Storia: la Porsche 911 Turbo della gamma 996 è ora ufficialmente una vettura classica – e seduce ancora come il primo giorno. Grazie a Porsche Classic, può essere aggiornata con un moderno sistema infotainment
Uff. Quell’attimo in cui per un po’ manca il fiato, è il segno distintivo di una 911 Turbo. Quando la pressione di sovralimentazione aumenta e spinge l’aria nelle sei camere di combustione, il mondo sembra fermarsi per un momento. Era il caso della prima 911 Turbo del 1974 – ed è così ancora oggi. Senza eccezioni. Nemmeno per la Porsche 996 Turbo, costruita dal 2000 al 2006. Con la 996, Porsche aveva puntato tutto su una carta: la quinta generazione della classica auto sportiva era radicalmente nuova – e per la prima volta si affidava al raffreddamento ad acqua anziché a quello ad aria, che in precedenza era stato difeso strenuamente. Ecco perché la 996 ha dovuto mettersi alla prova fin dall’inizio per convincere anche gli scettici. Alla fine Porsche fugò gli ultimi dubbi con la Turbo: all’epoca, i 420 CV da 3,6 litri di cilindrata con doppia sovralimentazione turbo fecero scalpore.
Il motore si basa sul progetto del leggendario Hans Mezger, che aveva già svolto un ruolo chiave nella costruzione della prima 911 Turbo. Ancor oggi si parla del «motore Mezger», utilizzato nei modelli Turbo e GT fino alla serie 997 e che si caratterizza per il suo basamento motore di alluminio in due pezzi. A differenza di altri propulsori, questo consente una perfetta alimentazione dell’olio anche con elevate accelerazioni trasversali ed è quindi particolarmente adatto per l’impiego su circuito. Inoltre, il motore è estremamente resistente e affidabile – caratteristiche dimostrate, in una forma leggermente modificata, con una doppia vittoria alla 24 Ore di Le Mans del 1998.
La 996 Turbo impressiona ancora oggi: il motore biturbo invia una coppia di 560 Nm a tutte e quattro le ruote. È un valore che appare ancora aggressivo pure in un mondo di motori diesel a coppia elevata e di potenti auto elettriche. Accompagnato dal tipico suono ruggente che definisce una 911 sovralimentata. La 911 Turbo della generazione 996 ha dunque le carte in regola per diventare una vettura classica. È un modello importante nella storia dell’azienda, la sua tecnologia ha fatto la storia del motorsport. Inoltre, con un totale di circa 22.000 unità prodotte, la Turbo è nettamente più rara dei modelli Carrera, di cui sono stati realizzati oltre 150.000 esemplari.
La Turbo del 2000 è una vettura classica a tutti gli effetti
Cura a tutto tondo
Porsche Classic si prende cura dei modelli 996 dal 2020. La Turbo del 2000 è una vettura classica a tutti gli effetti. Questo garantisce anche in futuro la fornitura di pezzi di ricambio, il che rende una 996 Turbo ancora più interessante come investimento. Porsche Classic si sta inoltre occupando di rendere la 996 un po’ più al passo coi tempi. Perché uno sguardo all’interno suscita certo sentimenti di nostalgia, ma rende anche chiaramente riconoscibile il progresso della tecnologia. I classici strumenti rotondi analogici si abbinano a display LCD illuminati in arancione e pulsanti.
La 996 è stata la prima 911 che poteva essere ordinata di fabbrica con un sistema di navigazione a CD con visualizzazione delle mappe – ma, contrariamente alle caratteristiche di guida, al giorno d’oggi questo sistema non è più convincente. Se non altro perché manca il materiale cartografico attuale.
Aggiornamento per il cruscotto
Il nuovo Porsche Classic Communication Management (PCCM) Plus offre al proposito un aggiornamento razionale per la 996: la moderna unità di infotainment si inserisce perfettamente nel cruscotto della vettura classica. «A eccezione dell’unità radio originale, che viene sostituita, e di un’interfaccia multimediale incorporata nel vano portaoggetti o nella consolle centrale, non sono necessarie modifiche», spiega Yves Becker-Fahr, direttore del Centro Porsche Zugo. Presso lo specialista Porsche Classic, l’installazione richiede circa tre ore e mezza, purché non siano richieste ulteriori modifiche. Per i modelli 911 della generazione 996 e per i modelli Boxster della prima generazione di modelli 986, viene raccomandato il PCCM Plus con un ampio touchscreen da 7 pollici.
Per tutti gli altri modelli della flotta Porsche Classic, ad eccezione della 356 e della Carrera GT, è adatto il Porsche Classic Communication Management, con un display più piccolo da 3,5 pollici inseribile in uno vano per la radio convenzionale. Entrambi i sistemi combinano un design contemporaneo e funzionalità moderne: navigazione, radio DAB+ e integrazione dello smartphone, inclusa la funzione vivavoce tramite Apple CarPlay e Android Auto (solo per PCCM Plus). Il PCCM costa 1.444 CHF, la versione più grande Plus 1.621 CHF.
Modernità senza tempo
«Compresa l’installazione, il Classic Communication Management costa da noi circa 2.300 CHF», dichiara Becker-Fahr. Le parti originali rimosse vengono consegnate al cliente, in modo che l’auto possa essere facilmente ripristinata allo stato originale. Anche questo è importante per il mantenimento del valore di una vettura classica.
Ma, soprattutto, la tecnologia di infotainment sulla 911 classica è una vera risorsa – soprattutto nella 996 Turbo. Perché la nuova auto classica incarna ora un mix ancora migliore delle virtù tipiche della 911 e di comfort moderni. Navigazione, musica e telefono funzionano facilmente tramite touchscreen come in un’auto nuova. Inoltre, la Turbo offre spazio, comfort e sicurezza di guida sufficienti per servire anche da semplice auto per l’uso quotidiano. Ma se il luogo e le circostanze lo consentono, offre tutto quel che ci si aspetta da un’auto sportiva con tecnologia da corsa Le Mans nella parte posteriore: una propulsione mozzafiato.
La 996 è un’importante testimonianza
nella storia della 911 Turbo
La trazione si combina con l’esperienza di guida che ricorda ancora chiaramente una 911 classica: il motore è sull’asse posteriore, l’asse anteriore è di conseguenza leggero e deve essere sterzato in curva premendo sui freni. Grazie al peso sufficiente nella parte posteriore abbinato alla trazione integrale intelligente, la Turbo esce dalle curve strette come se non ci fossero né pendenza né resistenza all’avanzamento. La facilità e la sicurezza con cui l’auto può essere mossa desta ancora ammirazione dopo vent’anni. E fa della generazione 996 un’importante testimonianza nella storia della 911 Turbo. Perché la prima versione raffreddata ad acqua incarnava già allora la superiorità evolutiva che oggi rende così popolare questo modello di punta – e senza perdere quel particolare unico della Turbo: quel «Uff» quando la pressione di sovralimentazione colpisce.