La città della musica

Fluiscono da ogni angolo: i suoni. Non a volume elevato, non in modo invadente, ma discreto e sommesso. Gradevoli e ben dosati. Chi li ha ascoltati una volta, ricorderà per sempre Lipsia come una città piena di musica. Soprattutto se l’ha scoperta con Yun-Jin Cho, violinista della famosa orchestra del Gewandhaus – alla guida della nuova Porsche Panamera

   

Porsche Panamera 4S E-Hybrid
Consumo carburante combinato: 2,8–2,2 l/100 km
Consumo elettrico combinato: 24,5–22,6 kWh/100 km
Emissioni CO₂ combinato: 64–51 g/km
Classe d'efficienza energetica (Svizzera): D (stato 12/2020)

Tutti i dati tecnici riportati negli articoli possono variare a seconda dei Paesi. I valori del consumo e delle emissioni di CO₂ sono stati misurati secondo il nuovo procedimento di misura WLTP.

La Porsche Panamera 4S E-Hybrid avanza sussurrando con il motore elettrico, attraversa Augustplatz per arrivare davanti al Neues Gewandhaus. Il centro della città è anche il centro dei suoi suoni. Lo spigoloso tempio della musica richiede un atteggiamento silenzioso e rispettoso. Qui le opere di grandi compositori riecheggiano in tutto il loro splendore, qui si esibisce la più grande orchestra professionista del mondo. Oggi è composta da 185 musicisti, le sue radici risalgono al 1479.

Incontriamo Yun-Jin Cho. È qui, nel presente, ma rappresenta anche il futuro della Gewandhausorchester. La violinista di origine sudcoreana è arrivata nella metropoli sassone nel 2008 e ci è rimasta. Oggi è la sostituta del Primo violino della storica orchestra ed è considerata una delle migliori nel suo campo a livello mondiale. Ha lasciato Seoul, la sua città natale, quando aveva 15 anni per studiare musica all’estero. Già allora era considerata un talento straordinario. In origine la meta dei suoi sogni era Boston, ma nel 1998 il destino l’ha condotta a Berlino. Ha iniziato gli studi dovendo contare solo su se stessa. Dieci anni più tardi ha fatto un’audizione a Lipsia. «L’orchestra ha sempre avuto un’ottima reputazione», sottolinea Yun-Jin Cho quando arriviamo davanti al Gewandhaus. E sorridendo confessa: «Però allora non sapevo quanto radicata fosse la musica classica a Lipsia».

Talento eccezionale:

Talento eccezionale:

Yun-Jin Cho è giunta in Germania all’età di 15 anni per studiare musica. È sempre stata affascinata dall’orchestra del Gewandhaus di Lipsia. Oggi è la sostituta del Primo violino

Ha ottenuto il lavoro che le ha cambiato la vita e ha imparato ad apprezzare la città. «Oggi, quando siedo in uno dei caffè tradizionali, mi immagino Robert Schumann seduto allo stesso tavolino mentre compone una melodia. A Lipsia la sensazione di essere sulle tracce dei grandi compositori è onnipresente».

Yun-Jin Cho si risiede nel sedile posteriore della Porsche Panamera 4S E-Hybrid. «Che bello, posso controllare l’impianto audio da qui», esulta e spiega all’autore con la berlina sportiva come arrivare al quartiere Musikviertel, caratterizzato da una serie di ville ben conservate, testimoni silenziose di quei primi anni ricchi di suoni.

 

 

 

 

 

Bach, Schumann, Beethoven… sono stati tutti a Lipsia. 
Hanno lasciato alla città una tradizione musicale unica al mondo

Già nel XV secolo Lipsia era cresciuta fino a diventare il più importante snodo di scambio fra l’Europa orientale e occidentale. Nella metropoli finanziaria c’erano soldi a sufficienza e anche la vita culturale iniziò a germogliare. Il magistrato dell’epoca prese al servizio della città tre musicisti per accompagnare le feste al municipio e a teatro e le funzioni religiose nelle chiese cittadine. Il progetto fu ben accolto e continuò fino al 1840. I musicisti sostenevano anche l’orchestra dei Große Concerte. Fondate nel 1743, queste esibizioni erano finanziate da aristocratici e borghesi amanti della musica. Per trent’anni il pubblico poté ascoltare regolarmente musica dal vivo nel locale Zu den drei Schwanen. La cultura dei suoni raffinati si affermò presto anche oltre i confini cittadini. Fu quindi progettata una sala da concerti più grande e da qui deriva il nome Gewandhaus. All’epoca il termine indicava la bottega dei produttori di tessuto. Queste botteghe avevano un grande sottotetto inutilizzato che il borgomastro fece trasformare in una sala da concerti. Il primo Gewandhauskonzert ebbe luogo nel novembre del 1781. Lipsia divenne così il cuore del mondo musicale europeo.

Porsche e Lipsia – un’unione che ha l’effetto di un turbo sulla regione

Porsche e Lipsia – un’unione che ha l’effetto di un turbo sulla regione

Yun-Jin Cho ci conduce in Panamera nei luoghi che testimoniano questa grande tradizione. Nel pittoresco quartiere Musikviertel ha oggi sede l’Università della musica e del teatro Felix Mendelssohn Bartholdy. Yun-Jin Cho insegna qui. «Nel conservatorio più antico della Germania», sottolinea con orgoglio mentre proseguiamo sulla via delle note. Oltrepassiamo l’imponente municipio nuovo, la Roßplatz, poi una svolta a destra, due a sinistra e ci ritroviamo davanti all’abitazione in stile classicistico degli Schumann. «Robert e Clara Schumann trascorsero qui i primi quattro anni del loro matrimonio. Quando vi si trasferirono la sposa aveva appena 21 anni», racconta la violinista. Oggi l’edificio ospita un museo, uno spazio per eventi e un centro di formazione. Si può vedere come visse la giovane coppia e dove furono accolti famosi musicisti come Felix Mendelssohn Bartholdy, Franz Liszt e Hector Berlioz. Qui, nell’odierna Inselstraße 18, Robert Schumann compose il Liebesfrühling op. 37 insieme alla moglie Clara, la sinfonia Primavera e il Quintetto per pianoforte op. 44. «Quest’ultimo è stato eseguito per la prima volta proprio da Clara nel Gewandhaus», aggiunge Yun-Jin Cho raggiante.

Un’oasi di pace:

Un’oasi di pace:

il parco Clara Zetkin si estende da nord a sud, un luogo di pace per Yun-Jin Cho

La lista dei nomi famosi giunti a Lipsia ebbe inizio con Wolfgang Amadeus Mozart. Nel 1789, due anni prima della sua prematura scomparsa, onorò la città dando un concerto al Gewandhaus. Nella stagione 1825/1826 furono eseguite tutte le nove sinfonie di Ludwig van Beethoven come ciclo al centro della musica di Lipsia. Si trattò di una prima mondiale; il compositore era ancora in vita. Nel 1835 Felix Mendelssohn Bartholdy fu nominato direttore del Gewandhaus. La sinfonia Scozzese e il Concerto per violino e orchestra op. 64 furono composte qui. Le sinfonie di Robert Schumann e La Grande di Franz Schubert furono eseguite per la prima volta proprio sotto la direzione di Mendelssohn Bartholdy. In questa sala nel 1862 ebbe la prima mondiale il Preludio de I maestri cantori di Norimberga di Richard Wagner e nel 1879 Il concerto per violino op. 77 di Johann Brahms. Entrambe le opere furono dirette dai rispettivi compositori. Fu un secolo all’insegna della musica e Lipsia ne era il maggior palcoscenico. I compositori accesero fuochi d’artificio che ancora oggi brillano nel cielo della musica. Lipsia emanava, ed emana ancora oggi, un’irresistibile forza d’attrazione sui grandi artisti. Alcuni sono rimasti solo alcuni anni, altri tutta la vita.

Come la violinista Yun-Jin Cho. La giovane donna vuole mostrarci un altro volto della città, un volto più moderno, e per farlo passa al posto di guida: «La nuova Lipsia è molto varia e così dinamica!» Con estrema maestria guida la Panamera attraverso il centro. La berlina sportiva con 412 kw (560 CV; Porsche Panamera 4S E-Hybrid: consumo carburante combinato: 2,8–2,2 l/100 km, consumo elettrico combinato: 24,5–22,6 kWh/100 km, emissioni CO₂ combinato: 64–51 g/km (Stato 12/2020)) di potenza si sente a casa, non per niente dal 2009 la serie viene costruita negli stabilimenti Porsche di Lipsia. Il colore papaya metallizzato degli esterni piace molto a Yun-Jin Cho. «L’auto si adatta perfettamente a questa città», afferma, «è versatile come un brano musicale, a volte appassionata e infuocata, a volte delicata e sensibile». Racconta dei cambiamenti a cui ha assistito. Negli ultimi decenni la tranquilla metropoli si è risvegliata dal suo sonno incantato, come la Bella Addormentata, e trent’anni dopo la Riunificazione ha ritrovato tutto il suo splendore. A livello culturale, sociale e culinario. Aziende come Porsche o BMW vi hanno contribuito in modo sostanziale; i loro stabilimenti di produzione hanno l’effetto di un turbo sulla regione. In questa parte della Sassonia il benessere e la cultura sono in piena espansione.

Emozionante:

Emozionante:

la città di Lipsia è ricca di sfaccettature come un brano musicale

Lo si può vedere anche nella nostra ultima tappa, una vecchia fabbrica alla periferia del quartiere Lindenau. Quella che un tempo era la filanda più grande del continente europeo è oggi un luogo noto in tutto il mondo. Il quotidiano britannico The Guardian ha definito la vecchia filanda «the hottest place on earth», il posto più ganzo del mondo. Grandi nomi dell’arte contemporanea, come Neo Rauch, hanno qui i loro atelier. Svoltato l’angolo si nota subito con quale coraggio l’arte si innalzi dai muri dei vecchi edifici in mattoni. Là, dove una gigantesca sfera in vetro e cemento troneggia sull’impresa Kirow Ardelt, leader mondiale nella costruzioni di gru. La Niemeyer Sphere è una delle ultime opere dell’architetto brasiliano Oscar Ribeiro de Almeida Niemeyer Soares Filho, morto nel 2012 alla veneranda età di 104 anni. «È come se la storia si ripetesse!», afferma entusiasta Yun-Jin Cho. «Lipsia sta rivivendo un periodo di grande splendore artistico, esattamente come secoli fa con la musica classica. La città trasuda magia e ha l’effetto di una calamita. Le rimarrò sicuramente fedele».

SideKICK: Partnership con l’Orchestra

Porsche accompagna dal 2011 l’orchestra del Gewandhaus in veste di partner affidabile. Con questa cooperazione si vuole facilitare a tutti l’accesso alla musica classica. Dal 2014, l’iniziativa principale nata da questo impegno è Klassik airleben, una serie di concerti che ogni anno attira decine di migliaia di visitatori al parco Rosental di Lipsia – con ingresso libero e all’aperto. L’impegno di Porsche comprende inoltre un ampio spettro di attività sociali, sportive e culturali, come ad esempio nel calcio giovanile e nell’educazione all’ambiente con i cosiddetti Porsche Safari, escursioni nelle aree naturali dei terreni su cui si trovano gli stabilimenti.

Dani Heyne
Dani Heyne