La leggenda corre ancora
Nel porto croato di Fiume, una delle due capitali europee della cultura per il 2020, si incontrano la Porsche 904 Carrera GTS del 1963 e la nuova Boxster: tre lettere, due auto, una leggenda
Porsche 718 Boxster GTS 4.0
Consumo carburante combinato: 10,9 l/100 km
Emissioni CO2 combinato: 247,0 g/km
Categoria d’efficienza energetica: G (Stato 03/2020)
I valori del consumo e delle emissioni di CO2 sono stati misurati secondo il nuovo procedimento di misura WLTP.
Porsche Macan GTS
Consumo carburante combinato: 11,8–11,3 l/100 km
Emissioni CO2 combinato: 268,0–255,0 g/km
Categoria d’efficienza energetica: G (Stato 03/2020)
I valori del consumo e delle emissioni di CO2 sono stati misurati secondo il nuovo procedimento di misura WLTP.
Mentre i primi raggi di sole sfiorano i tetti della città portuale di Fiume, la nuova Porsche 718 Boxster GTS 4.0 (consumo carburante combinato: 10,9 l/100 km, emissioni CO2 combinato: 247,0 g/km (Stato 03/2020)) curva all’altezza del planetario, in alto sopra la città. Il suono del motore boxer a sei cilindri arriva da lontano, si sente il guidatore assaporare ciascuna delle sei marce. Quassù, all’osservatorio astronomico presso la storica fortezza, dove altrimenti la vista è diretta verso l’universo, una nuova stella si sta accendendo nel firmamento Porsche: sportiva nelle prestazioni, precisa nella maneggevolezza, esclusiva nell’allestimento.
Il percorso tortuoso sembra fatto per lei. La roadster verde pitone serpeggia con eleganza verso il porto. Gli sguardi dei passanti nel centro della città sono tutti per lei, le teste si voltano, i pedoni si fermano e una classe della scuola elementare esulta con piacere – perfino i più piccoli riconoscono una Porsche da lontano. Le citazioni della linea iconica sono una caratteristica di design universale. Questa è una GTS, una Gran Turismo Sport. Se una Porsche, indipendentemente dalla gamma, porta la leggendaria sigla GTS, ciò significa il consueto alto livello di comfort ma con maggiore sportività. La Boxster si fa strada tra palazzi dei tempi della monarchia austro-ungarica e grattacieli prefabbricati di epoca socialista. La sua compagna di viaggio attende già presso lo storico argine del porto che gli abitanti chiamano «molo longo» per la sua lunghezza di 1.707 metri: la Porsche 904 Carrera GTS del 1963 – la prima nel suo genere, perché con lei nacque l’idea della GTS.
La giovane incontra la sua antenata al molo dei traghetti. La leggendaria 904 Carrera GTS attende la propria discendente con la venerabilità e la maestosità di una scultura. Fu Ferdinand Alexander «Butzi» Porsche, che prima era già stato responsabile del design della 911, a disegnare la 904. Ma nonostante tutta la sua indiscussa bellezza, la GTS originale dai proiettori marcati e con il corpo in plastica rinforzata da fibra di vetro convinse non solo attraverso il design, ma anche per i suoi pregi tecnici: 650 chilogrammi di peso, 1,06 metri di altezza, 132 kW (180 CV) di potenza e 263 km/h di velocità massima. Nel 1964, l’auto da corsa dotata di omologazione stradale, all’epoca consueta, prese vittoriosamente d’assalto le corse internazionali di endurance. La carriera agonistica iniziò con una vittoria di classe a Sebring, continuò a Le Mans e, come punto culminante, la 904 GTS ottenne persino una doppia vittoria alla Targa Florio, la famosa gara di endurance in Sicilia. Il successo coniò un nuovo sigillo di qualità: GTS.
La sigla rappresenta come un tempo più potenza, più velocità, più prestazioni. In breve: più Porsche. È stato il caso della 924 Carrera GTS Rallye del 1981, con cui Walter Röhrl vinse il campionato tedesco, della prima 911 Carrera GTS del 2010 e della Cayenne GTS del 2012, all’epoca uno dei SUV più potenti. La premessa – sportività più comfort – era originariamente intesa a facilitare la concentrazione dei guidatori privati durante una gara. Più di mezzo secolo dopo lo scalpore suscitato dalla 904 Carrera GTS, tutti i modelli Porsche possono essere configurati nella versione extra sportiva.
Ma torniamo a oggi, a Fiume, che insieme all’irlandese Galway condivide il titolo di Capitale europea della cultura 2020. Il mare Adriatico si estende calmo sullo sfondo, l’acqua brilla nel Golfo del Quarnaro, gli yacht ondeggiano agli ormeggi. Seguendo lo slogan «Porto della diversità», la città si è attrezzata per l’anno culturale. Sono previsti oltre 600 eventi, alcuni hotel sono stati prenotati già da mesi e sono attesi oltre quattro milioni di visitatori da tutto il mondo. Fiume è un luogo di contrasti. Qui hanno governato molti sovrani diversi, modellando il paesaggio urbano, dominato dalla fortezza medievale di Tersatto: ville classicheggianti contrastano con mostruosità architettoniche degli anni Settanta. Nel mezzo, edifici industriali svuotati e bunker dimenticati della seconda guerra mondiale sono rimasti in abbandono per molto tempo. Ora la perla croata viene rimessa a lucido. Gli edifici industriali diventano location per eventi o luoghi di incontro culturale, nei bunker si insediano ristoranti e bar. L’antico brilla di nuovo splendore.
FIUME AL PASSO CON I TEMPI
Da outsider, la terza città più grande della Croazia con 130.000 abitanti ha ottenuto il titolo di capitale europea della cultura e vuole sfruttarlo per cambiare. All’interfaccia tra l’Europa centrale e sud-orientale, tra i Balcani e il Mediterraneo, nel 2020 sono previsti oltre 600 eventi per un afflusso di oltre quattro milioni di visitatori
Le due Porsche si adattano perfettamente a questo scenario. La Boxster GTS 4.0 è un gradito fulgore nel trambusto delle strade commerciali. Ma ora si va fuori città. Sulla vicina isola di Veglia, la nuova vettura sportiva a motore centrale mostra il fatto suo. Il motore boxer accelera, dopo 4,5 secondi il tachimetro segnala 100 chilometri all’ora. Potrebbe continuare a questa velocità, ma la strada, il paesaggio e la luce sono troppo affascinanti per essere ignorati.
La GTS 4.0 sfrutta il suo potenziale accattivante in modo elegante e sofisticato: il motore boxer sviluppa 400 CV a 7.800 giri, la velocità massima è di 293 km/h. Il telaio sportivo di serie Porsche Active Suspension Management (PASM) con assetto ribassato di venti millimetri si adatta allo stile di guida individuale e, in combinazione con il Porsche Torque Vectoring (PTV), garantisce caratteristiche di marcia agili e massima sicurezza. Che si tratti di tracciati tortuosi, viaggi in autostrada o escursioni domenicali, la GTS suona alla perfezione tutte le sinfonie degli stili di guida.
Una curva a gomito segue l’altra nel paesaggio pietroso di Veglia. A sinistra la montagna, a destra il dirupo, il mare in vista. La velocità è elevata, la Porsche 718 Boxster GTS 4.0 si incolla all’asfalto e ci si sente quasi come il barone Antonio Pucci nella sua corsa vittoriosa con la 904 GTS alla Targa Florio del 1964.
Perché anche l’italiano sfrecciava con la sua Porsche sulle pendici tortuose di un’isola del Mediterraneo, in quel caso la Sicilia. Il barone Pucci e il suo co-pilota Colin Davis ottennero la vittoria assoluta nella gara di endurance che si tenne su strade pubbliche tra il 1906 e il 1977. Dopo circa 7 ore e 10 minuti furono segnati dieci giri di 72 chilometri ciascuno – un trionfo che ha fondato una leggenda.
E la leggenda continua, oggi nella 718 Boxster GTS 4.0. La posizione centrale del motore e gli pneumatici ad alte prestazioni garantiscono un equilibrio perfetto e una trazione costante. La maneggevolezza colpisce per la massima precisione, il comportamento in curva convince con la massima agilità. L’atmosfera sportiva ed elegante contribuisce a gustarsi la piacevolezza del momento. Le superfici e i sedili in Alcantara sono presenti di serie con cuciture a contrasto di colore. E la scritta GTS ben visibile, non importa se sul retro o di lato, sul tachimetro o sul poggiatesta, è di per sé una promessa. Questo è il comune denominatore di tutti i modelli Porsche GTS: tre lettere, una leggenda.
Anche Fiume promette molto. Descritta dai nativi del posto come una città dimenticata, ora sta per diventare un epicentro culturale. Nel diciannovesimo secolo, Fiume, allora uno dei porti più grandi d’Europa, offriva persino collegamenti diretti con New York. La città era vista principalmente come una metropoli commerciale prima che si sviluppasse in un centro industriale nel ventesimo secolo. Ma ora anche quel tempo è passato e sta fiorendo la speranza che il 2020 sarà un anno di rinnovamento. Chiunque abbia già gustato le delizie culinarie in uno dei ristoranti di Piazza Tito o visitato uno dei bar temporanei del «Tunnel», un’ex fortificazione sotterranea, condividerà con convinzione questa speranza. L’anno culturale si è già aperto a febbraio con oltre 150.000 persone al più grande Carnevale della Croazia – sfilate festose, balli in maschera e rally automobilistici inclusi.
Per oggi, giù sulla spiaggia «Ploče», giriamo per l’ultima volta la chiave di accensione della 718 Boxster GTS 4.0 a sinistra del volante, mentre il sole basso all’orizzonte dona un bagliore dorato all’antenata color argento della linea GTS. Ascoltiamo per l’ultima volta il ruggito profondo del motore. Osserviamo per l’ultima volta il guizzo della luce sulla carrozzeria. Ma non è l’ultima volta per la GTS. Sin dalla prima creazione di Ferdinand Alexander Porsche, la Gran Turismo Sport è una leggenda senza fine.
SideKICK: Porsche Macan GTS
La nuova Macan GTS combina in modo compatto le caratteristiche tipiche di una Gran Turismo Sport: massima sportività e grandissimo comfort. Il motore biturbo V6 da 2,9 litri sviluppa 279 kW (380 CV; Porsche Macan GTS: Consumo carburante combinato: 11,8–11,3 l/100 km, Emissioni CO₂ combinato: 268,0–255,0 g/km, Categoria d’efficienza energetica: G (Stato 03/2020)). Il telaio sportivo include un assetto ribassato di 15 millimetri. Il tipico impianto di scarico sportivo GTS assicura la ricca sonorità. I sedili sportivi GTS e l’Alcantara offrono una sensazione di alta qualità, comfort ed estetica negli interni. Le leggendarie tre lettere GTS riassumono perfettamente la simbiosi di sportività e versatilità.