Vantaggi
Per la massima potenza ed efficienza i fili sono squadrati e le strategie del recupero energia flessibili. La struttura a nido d’ape e un supporto in acciaio di forma complessa senza saldature assicurano la massima sicurezza. Uno sguardo all’interno della Taycan: undici componenti, undici spiegazioni, undici vantaggi
Porsche Taycan Turbo
Consumo elettrico combinato: 26,0 kWh/100 km;
Emissioni CO2 combinato: 0 g/km
Porsche Taycan Turbo S
Consumo elettrico combinato: 26,9 kWh/100 km;
Emissioni CO2 combinato: 0 g/km
(Stato 10/2019)
265 KW
POTENZA MASSIMA DEL SISTEMA DI RECUPERO ENERGIA
5,8 MILLIMETRI
LO SPESSORE TOTALE DEL VETRO LOW-E NEL TETTO DELLA TAYCAN
0
IL NUMERO DEI PUNTI DI SALDATURA PER LA TRAVERSA FRONTALE
Advanced Climate Control
A prima vista i bocchettoni dell’aria nella Taycan sono un mistero: mancano le consuete lamelle che dirigono l’aria nella direzione voluta. Ciononostante, il flusso di aria arriva proprio là dove se ne ha bisogno. È formato da quattro flussi singoli che si incrociano tra loro. Se hanno la stessa potenza, l’aria esce dritta nell’abitacolo. In caso contrario, l’aria esce nella direzione del flusso più potente. Questo sistema, denominato «Advanced Climate Control», è una novità assoluta che in modalità automatica «Focus» offre una climatizzazione diretta e in modalità «Diffus» una climatizzazione uniforme. Nella modalità «Individual», ciascun bocchettone può essere regolato singolarmente. È inoltre possibile memorizzare le impostazioni desiderate.
Foot garage
Baricentro ribassato, dinamica di marcia superiore – anche la Taycan segue questa logica. Gli sviluppatori Porsche devono questo effetto non da ultimo alla batteria Plus ad alte prestazioni disposta molto in basso nella vettura. Grazie a ciò, la Taycan è incollata all’asfalto anche con quattro o cinque persone a bordo. Il cosiddetto «foot garage» – una rientranza della batteria nel sottoscocca posteriore – consente un maggiore spazio libero anche per i passeggeri nella zona posteriore e una posizione dei sedili più bassa.
Tetto in vetro termico
In via opzionale, la Taycan è disponibile con un tetto panoramico in vetro, con una superficie trasparente di circa un metro quadrato che libera il massimo spazio sopra la testa e assicura una piacevole sensazione di libertà. Non è presente una tendina parasole, perché le caratteristiche termiche del vetro (pellicola anti-infrarossi e basso emissiva) proteggono i passeggeri dalla luce intensa e da un ristagno di calore affaticante. Il vetro termico è assolutamente versatile: filtra completamente i raggi UV, riduce decisamente la radiazione infrarossa e ha un elevato effetto insonorizzante. La novità è rappresentata dal molteplice isolamento e dal rivestimento per l’abitacolo, che sia con il caldo sia con il freddo garantiscono la percezione di una medesima temperatura in prossimità del vetro e nelle altre zone degli interni.
Booster HV
Grazie alla tecnologia da 800 volt, la Taycan è concepita per essere ricaricata presso le stazioni di ricarica high-performance da 350 kW, così velocemente come nessun’altra vettura elettrica. Il tempo di ricarica per passare dal 5 all’80% di SoC (State of Charge / stato di carica) è di 22,5 minuti, la potenza massima di ricarica (peak) arriva fino a 270 kW. Il booster HV di nuova concezione consente di ricaricare la Taycan anche presso le colonnine a 400 volt a corrente continua (DC) con un massimo di 150 kW. Grazie alla tecnologia impiegata per la prima volta nel settore automobilistico, Porsche è riuscita a raggiungere una densità di potenza molto più elevata rispetto ai trasformatori DC/DC oggi comuni.
Minigonne laterali
Durante il Medioevo, i contro-castelli facevano disperare i nemici. Una volta superata a fatica una muraglia, subito dietro li attendeva quella successiva. A questo principio si ispira la zona esterna delle minigonne laterali della Taycan. Sotto lo strato più esterno in lamiera d’acciaio, questa è costituita da un profilo a nido d’ape in alluminio che protegge gli occupanti come un castello. Il metodo di produzione: dell’alluminio molto caldo viene pressato tramite una sagoma ad alta resistenza, come attraverso un setaccio, in una forma a multiplo nido d’ape. In tal modo si ottiene un cosiddetto profilato estruso che offre maggior sicurezza.
Modulo Porsche Stability Management
Servofreno elettromeccanico
Il recupero di energia è un concetto che con l’avvento dell’elettromobilità assume sempre più importanza. Nello specifico, il recupero di energia durante la marcia. Ciò che solitamente viene trasformato in calore durante la frenata o che nei motori a combustione va perso in fase di rilascio, ora va a ricaricare la batteria. Nella comune tecnologia «One Pedal», il recupero energia si inserisce rilasciando il pedale dell’acceleratore. Nella Taycan è diverso. Qui il guidatore decide se rilasciare l’acceleratore e far «veleggiare» con la massima efficienza la Porsche, facendo entrare in funzione il recupero di energia solo nel momento in cui preme il pedale del freno. In questo caso solo quando si esaurisce l’effetto frenante del servofreno elettrico interviene il freno ad attrito. Oppure se optare per un recupero di energia moderato, che attiva non appena toglie il piede dal pedale del gas. È la stessa sensazione che si ha con il freno motore in un classico propulsore a combustione. Il recupero viene coordinato in un sistema già noto, il Porsche Stability Management (PSM), che è stato attrezzato per le esigenze dell’elettromobilità e che insieme al servofreno elettromeccanico fa sì che la Taycan abbia sempre lo stesso punto di pressione nel pedale del freno, a prescindere dalla potenza con cui sta recuperando energia. Un dettaglio non da poco perché si può arrivare fino a 265 kW per ciascuna frenata. Nell’uso quotidiano o sulla pista.
Cambio a due rapporti
La Taycan trasmette la sua forza alle ruote posteriori mediante un cambio a due rapporti – un’innovazione sulle vetture elettriche. La prima marcia ha un rapporto estremamente corto. Un giro completo della ruota corrisponde a 15 giri del motore elettrico. In questo modo la coppia massima generata permette un’accelerazione straordinaria nelle modalità «Sport» e «Sport Plus», in combinazione con il Launch Control. La seconda marcia, al contrario, è tradotta in modo nettamente allungato – e spinge la Taycan ad alta velocità. Il rapporto tra giri della ruota e giri del motore si riduce pertanto a 1:8. L’elemento di punta della nuova scatola di trasmissione sono due frizioni (una con griffe, una con lamelle) che, aprendosi e intervenendo in successione, consentono una cambiata senza interruzioni della forza di trazione, un effetto già conosciuto dal cambio a doppia frizione Porsche Doppelkupplung (PDK).
Traversa frontale
Che cosa può esserci di particolare in un profilo di acciaio? Dietro al cruscotto e su tutta la larghezza della Taycan si cela una traversa, realizzata senza soluzioni di continuità e ciononostante dotata di sezioni diverse. Normalmente, per realizzare qualcosa di simile si utilizzerebbero due pezzi pressati tra loro oppure piegati e poi saldati. Per la Taycan, invece, un tubo arroventato viene disposto in un dispositivo di supporto e racchiuso in una forma. Successivamente si pompano a pressione un gas tecnico e dell’acqua nel profilo cavo di acciaio che si deforma assumendo la forma del guscio circostante. I vantaggi sono un minor numero di passaggi di lavorazione in produzione e una maggiore stabilità del componente.
Collegamento di carica e cablaggio
La flessibilità è tutto. Nella Taycan le prese di ricarica sono due: una sul lato guidatore per la ricarica con corrente AC e una sul lato passeggero per la ricarica con corrente AC e DC. Le prese sono nascoste rispettivamente nel parafango anteriore destro e sinistro dietro ad appositi sportellini, che sono elettrici come optional nella Taycan Turbo e di serie nella Taycan Turbo S.
Statore con tecnologia Hairpin
Qualsiasi motore elettrico è composto da un rotore girante e uno statore fisso e non mobile con un avvolgimento in filo di rame isolato. Finora questi avvolgimenti somigliavano piuttosto a tamburi di cavi arrotolati in modo confuso. Nella tecnologia Hairpin di Porsche tutto questo viene riordinato. Sottili funi in rame dello spessore che ricorda le forcine per capelli si uniscono in avvolgimenti praticamente senza spazi vuoti. Si ottengono così un motore elettrico compatto di peso minore e una percentuale di rame molto maggiore nello statore – e quindi una migliore conduzione di calore e un grado di efficacia superiore a favore di una maggiore autonomia e prestazioni durevoli.