Musica in strada

In Giappone, nei percorsi di montagna impegnativi, ci si affida più allo spirito ludico degli automobilisti che alle sanzioni. Le cosiddette «melody road» rendono i limiti di velocità un divertimento. E un piacere per l’orecchio

Porsche 718 Cayman
Consumo carburante combinato: 7,4–6,9 l/100 km
Emissioni CO₂ (combinato): 168–158 g/km
Classe di efficienza: E–D · Svizzera: G (Stato 2018)

Una pioggerellina sottile cade sulle serpentine di bassa montagna a circa tre ore a nord di Tokyo. Si è vicini alla noia. 40 chilometri all’ora. Esatti. Inizia il canto degli pneumatici. La melody road nelle vicinanze di Nakanojō, prefettura di Gunma, ricompensa con una canzone gli automobilisti che rispettano le leggi. Itsumo Nando Demo, che significa «ancora e ancora, non importa quanto spesso». I giapponesi si permettono il lusso di investire in strade musicali; nel Paese ve ne sono ben 33 e nella sola Gunma sono ben 10 le strade con le «buone vibrazioni» per educare al traffico: nel manto stradale sono inserite scanalature trasversali che producono un sussurrio melodico ad intervalli alternati; quanto più ampia è la distanza, tanto più bassi sono i toni.

Concerto su strada:

Concerto su strada:

solo in caso di neve non c’è nulla da sentire, altrimenti si tratta di concentrarsi e ascoltare. La canzone della foto: Scarborough Fair di Simon & Garfunkel
Scarborough Fair
  • Scarborough Fair

La musica in strada si sente al meglio con il finestrino su. Naturalmente, quasi tutti i giapponesi conoscono Itsumo Nando Demo. In fin dei conti è la canzone di coda del film di animazione La città incantata del famoso regista giapponese Hayao Miyazaki. Il piacere dura meno di trenta secondi e i tergicristallo battono il ritmo come casuali direttori d’orchestra. Un tempo sufficiente per iniziare a canticchiare lasciandosi trasportare dai ricordi d’infanzia – o per storcere il naso agonizzanti come se ci si trovasse dal dentista sotto un trapano a bassa velocità. Lo riferiscono alcuni pazienti. Sembra proprio che ci siano persone immuni a quest’esperienza.

 

Gli eccessi di velocità hanno un suono spaventoso. Il credo del Paese: quanto più la melodia è popolare, tanto meglio è

In Giappone è una tradizione far rispettare le regole in modo ludico. Le melody road si inseriscono perfettamente in questa tradizione. Perché non far con gioia ciò che si deve comunque fare? Gli eccessi di velocità hanno un suono spaventoso. Ne consegue il credo del Paese: quanto più la melodia è popolare, tanto meglio è. Nella pratica esistono anche composizioni ambiziose, come per esempio quelle della città di Akitakata, dove la traccia del ritmo è nella gomma di destra e la melodia in quella di sinistra.

Nonostante il loro fascino, nel luglio del 2012 gli abitanti di Kita-Karuizawa, Gunma, si sono sentiti privati del sonno da una melody road. C’erano troppi turisti entusiasti dell’esperienza sulle scanalature. La gente del posto ha protestato, a ragione. Le rilevazioni hanno confermato che i suoni erano udibili fino a 500 metri di distanza. Un anno più tardi si è risolto il problema con uno strato di asfalto. Per le autorità della prefettura di Gunma è stato uno dei pochi fallimenti. Non esistono statistiche sull’effetto calmante delle strade musicali o su una possibile diminuzione degli incidenti. Ma qui si è convinti degli effetti positivi per turisti e abitanti e non si esclude la costruzione di altre melody road.

Retrospettiva:

Retrospettiva:

la prima melody road del Giappone è stata costruita nel 2007. La canzone della foto: Fuji no Yama, un’ode al Monte Fuji
Fuji no Yama
  • Fuji no Yama

Contro i colpi di sonno

Nel 2004, l’ingegnere civile Shizuo Shinoda ebbe l’idea di utilizzare il manto stradale per educare alla musica. Sulle strade provinciali nei dintorni della sua città di origine Nakashibetsu in Hokkaido, l’isola nel nord del Giappone, aveva notato gravi danni al manto stradale. A causarli erano stati dei trattori estremamente pesanti. Shinoda, nato nel 1953, constatò che quegli asfalti rovinati creavano melodie interessanti. Nel 2007 in collaborazione con l’«Istituto di ricerca industriale di Hokkaido» (HIRI), che al tempo stava lavorando a un sistema d’allarme a infrarossi per prevenire i colpi di sonno al volante e segnalare pericoli di aquaplaning, fu costruita sulla strada 272 fra Kushiro e Shibetsu la prima melody road con scanalature trasversali. Se si guida a 40 km/h si sente la canzone pop Shiretoko Ryojo per 175 metri.

Nel frattempo, nella prefettura di Ishikawa è stata realizzata una melody road di 1,2 chilometri da percorrere a 70 km/h. Il suono più nitido lo si ottiene sui rettilinei. Nella maggior parte dei casi i progettisti si attengono a limiti di velocità di 40 km/h e a lunghezze di 250–320 metri, in fondo le composizioni sull’asfalto non sono economiche: a seconda della strada si può spendere fino a 200.000 euro. La scelta delle canzoni è piuttosto conservatrice. In genere le autorità regionali si accordano su un minnesang dedicato alle bellezze agresti.

E così la tratta Fuji-Subaru che si arrampica sul Fuji, il vulcano più nobile in Giappone, ne canta la maestosità. E i guidatori vicino a Kusatsu, circa 40 chilometri dopo Nakanojō, possono godersi in forma di canzone un’ode al lavoro, tanto pesante quanto leggiadro, delle miscelatrici d’acqua delle fonti termali.

La strada che conduce alla località Takayama nella prefettura di Gunma e all’osservatorio astronomico canta When You Wish Upon a Star dal film Pinocchio. La canzone è sicuramente nota ai più, così come lo è il ritornello di Take Me Home, Country Roads di John Denver nella prefettura di Fukushima. La musica classica, invece, è un flop quando passa sotto le ruote: anni fa il tentativo di riprodurre l’overture del Guglielmo Tell di Gioachino Rossini fallì. Nessuno riconobbe il pezzo.

Due artisti danesi, che nel 1995 crearono una prima forma di «asfaltofono», possono considerarsi i padri dell’idea. Sono stati però i giapponesi a portarla a maturazione per scopi di educazione al traffico. L’HIRI in Hokkaido detiene il brevetto per la tecnologia giapponese delle melody road dal 2011. Quasi nessun altro Paese ha dimostrato una tale attenzione per tali espedienti ludici dedicati a chi si sposta in auto. Nel 2013, la Repubblica Popolare Cinese ha fatto incidere l’inno nazionale su una strada nella provincia di Henan. Gli statunitensi non volevano essere da meno e dal 2014 America the Beautiful riecheggia a New Mexico.

Poliziotto-asfalto:

Poliziotto-asfalto:

il tentativo di far risuonare un ordine al posto di una canzone è miseramente fallito. Il Paese continua a lottare contro i colpi di sonno a suon di musica

Non è un caso del resto che in Giappone sia fallito l’unico tentativo di far risuonare un ordine al posto di una canzone. In un tratto scanalato in Hokkaido una voce strideva: «Attenzione curva, ridurre la velocità» (in originale pronunciato: «Curve desu. Speedo o otoshite kudasai»). E poco lontano: «Incrocio nelle vicinanze. Fermarsi, per favore». Il poliziotto-asfalto sotto le gomme non ha avuto gran successo. Troppi ordini. Troppe poche melodie.

Uwe Schmitt
Uwe Schmitt